sabato 27 febbraio 2016

Catechesi mariane di Giovanni Paolo II

13. "ANNUNCIO DELLA MATERNITA’ MESSIANICA"

Mercoledì, 31 gennaio 1996

1. Trattando della figura di Maria nell’Antico Testamento, il Concilio (Lumen Gentium, 55) fa
riferimento al noto testo di Isaia, che ha attirato in maniera particolare l’attenzione dei primi
cristiani: "Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele" (Is 7,14). Nel
contesto dell’annuncio dell’angelo che invita Giuseppe a prendere con sé Maria, sua sposa, "perché
quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo", Matteo attribuisce un significato cristologico e
mariano all’oracolo. Infatti aggiunge: "Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato

sabato 20 febbraio 2016

Catechesi mariane di Giovanni Paolo II

12. "MARIA NEL PROTOVANGELO"

Mercoledì, 24 gennaio 1996

1. "I libri dell’Antico Testamento descrivono la storia della salvezza, nella quale lentamente viene
preparandosi la venuta di Cristo nel mondo. E questi primi documenti, come sono letti nella Chiesa
e sono capiti alla luce dell’ulteriore e piena rivelazione, passo passo mettono sempre più
chiaramente in luce la figura di una donna: la madre del Redentore" (Lumen Gentium, 55). Con
queste affermazioni il Concilio Vaticano II ci ricorda come la figura di Maria si sia venuta
delineando fin dagli inizi della storia della salvezza. Essa si intravede già nei testi dell’Antico
Testamento, ma si comprende pienamente solo quando questi "sono letti nella Chiesa" e capiti alla

lunedì 15 febbraio 2016

affidamento 5. VEGLIA SUL NOSTRO ISTITUTO E SU TUTTA LA FAMIGLIA SALESIANA

VEGLIA SUL NOSTRO ISTITUTO E SU TUTTA LA FAMIGLIA SALESIANA
Le prime parole della Carta delI’identità carismatica della Famiglia Salesiana sono queste: “Con umile e gioiosa gratitudine riconosciamo che Don Bosco, per iniziativa di Dio e la materna mediazione di Maria, diede inizio nella Chiesa a un'originale esperienza di vita evangelica.  Lo Spirito plasmò in lui un cuore abitato da un grande amore per Dio e per i fratelli, in particolare i piccoli e i poveri, e lo rese in tal modo Padre e Maestro di una moltitudine di giovani, nonché Fondatore di una vasta Famiglia spirituale ed apostolica”.[1] Siamo per tanto una Famiglia nata dal cuore di Dio ma affidata a Maria dal primo momento della sua nascita, quando Don Bosco ebbe il sogno dei nove anni. È sempre commovente ricordare quel primo sogno che è il fondamento della vita apostolica del nostro Padre; tutte le parole e i gesti hanno una dimensione profetica. Maria lì si presenta come la Madre e la Maestra ma anche come la protettrice di tutta la sua opera:

Affidamento 5. VELA POR NUESTRO INSTITUTO Y POR TODA LA FAMILIA SALESIANA

VELA POR NUESTRO INSTITUTO Y POR TODA LA FAMILIA SALESIANA
Las primeras palabras del Carta de la Identidad Carismática de la Familia Salesiana son estas: " Con humilde y gozosa gratitud reconocemos que Don Bosco, por iniciativa de Dios y por la materna mediación de María, dio comienzo en la Iglesia a una experiencia original de vida evangélica. El Espíritu plasmó en él un corazón habitado por un gran amor a Dios y a los hermanos, especialmente a los pequeños y pobres, y le hizo de ese modo Padre y Maestro de una multitud de jóvenes, además de Fundador de una extensa Familia espiritual y apostólica"[1]. Somos por lo tanto una Familia nacida del corazón de Dios, pero confiada a María desde el primer momento de su nacimiento, cuando Don Bosco tuvo el sueño de los nueve años. Siempre es conmovedor recordar aquel primer sueño que es el fundamento de la vida apostólica de nuestro Padre. Todas las palabras y los gestos tienen una dimensión profética. Allí María se presenta como la Madre y la Maestra, pero también como la protectora de toda su obra:  

Affidamento 5. WATCH OVER OUR INSTITUTE AND THE ENTIRE SALESIAN FAMILY

WATCH OVER OUR INSTITUTE AND THE ENTIRE SALESIAN FAMILY
These are the first words of the Charter of the Charismatic Identity of the Salesian Family of Don Bosco:
With humble and joyful gratitude, we acknowledge that Don Bosco, by the initiative of God and the maternal mediation of Mary, gave rise in the Church to a singular experience of living the Gospel. The Spirit shaped in him a heart filled with a great love for God and for his brothers and sisters, in particular the little ones and the poor, and in this way made him Father and Teacher of a multitude of young people as well as the Founder of a vast spiritual and apostolic Family.[1] 

sabato 13 febbraio 2016

Catechesi mariana di Giovanni Paolo II

11. "MARIA IN PROSPETTIVA TRINITARIA"

Mercoledì, 10 gennaio 1996

1. Il capitolo VIII della Costituzione Lumen Gentium indica nel mistero di Cristo il riferimento
necessario e imprescindibile della dottrina mariana. Significative sono, in proposito, le prime parole
del Proemio: "Volendo Dio misericordiosissimo e sapientissimo compiere la redenzione del mondo,
quando venne la pienezza del tempo, mandò il suo Figlio, nato da donna... affinché ricevessimo
l’adozione in figliuoli (Gal 4,4-5)" (LG, 52). Questo Figlio è il Messia, atteso dal popolo
dell’Antica Alleanza, mandato dal Padre in un momento decisivo della storia, la "pienezza del
tempo" (Gal 4,4), che coincide con la sua nascita nel nostro mondo da una donna. Colei che ha

venerdì 12 febbraio 2016

“Maria, Mulher peregrina que caminha guiada pelo Espírito Santo”.

“Maria, Mulher peregrina que caminha guiada pelo Espírito Santo”.
Maria ícone da Igreja peregrina
 


Ir. Maria Ko Ha Fong

Na narrativa dos evangelhos uma das caraterísticas de Jesus nitidamente percetíveis é o seu estar «a caminho». Ele nasce na viagem, como recém-nascido tem de viajar para se refugiar num país estrangeiro, durante a sua vida pública desloca-se a um ritmo permanente, de aldeia em aldeia, de cidade em cidade, dos lugares desertos para as praças, de casa para a sinagoga, da estrada para o campo, da beira-mar para a montanha: quando se aproxima «a hora de passar deste mundo para o Pai» (Jo 13,1), toma a firme decisão de se pôr a caminho de Jerusalém» (Lc 9,51). Por fim, morre fora de casa, a terminar uma via crucis. Ele mesmo é «o caminho» (Jo 14,6). Com um «segue-Me» envolve muitos a pôr-se a caminho juntamente com Ele: mesmo depois da sua morte, os seus discípulos são conhecidos como «os da via» (At 9,2). Pedro captou bem a identidade do Mestre quando o anuncia com esta frase sintética: «Deus ungiu com o Espírito Santo e com o poder a Jesus de Nazaré, o qual andou de lugar em lugar, fazendo o bem e curando todos» (At 10,38). A imagem que fascinou os primeiros convertidos ao cristianismo é a de Jesus que caminha conduzido pelo Espírito e fazendo bem por onde passa.

María, Mujer peregrina que camina guiada por el Espírito Santo”.

María, Mujer peregrina que camina guiada por el Espírito Santo”.
María ícono de la Iglesia peregrina

 


Sr. Maria Ko Ha Fong

En los evangelios una de las características de Jesús que se percibe con claridad es su estar “en camino”. Él nace en el camino, desde pequeño debe viajar para refugiarse en un país extranjero, en los años de predicación cambia de lugar con facilidad, pasando de una ciudad a otra, de lugares desiertos a las plazas, de la casa a la sinagoga, de las calles al campo, de la riva del mar a la montaña: cuando se acerca “la hora de pasar de este mundo al Padre” (Jn 13,1) toma “la firme decisión de ponerse en camino hacia Jerusalén” (Lc 9,51). En fin, muere descubierto, al culmine de un via crucis. Él mismo es “la vía” (Jn 14,6). Con un “sígueme” atrae a muchos a ponerse en camino junto a él: también después de su muerte, sus discípulos vienen reconocidos come “aquellos de la vía” (Hch 9,2). Pedro acogió bien la identidad del maestro cuando anunció con esta frase sintética: “Dios consagró con Espíritu Santo y potencia Jesús de Nazareth, el cual pasó beneficiando y sanando a todos” (Hch 10,38). La imagen que ha fascinando a los primeros convertidos al cristianismo es aquella de un Jesús que camina guiado por el Espíritu Santo y haciendo el bien por donde pasa.

giovedì 11 febbraio 2016

LA PRESENZA DI MARIA NEL CAMMINO DI FORMAZIONE DELL'IDENTITÀ CARISMATICA

Tratto da: Cavaglià Piera – Del Core Pina (a cura), Un progetto di vita per l’educazione della donna, Roma, LAS (1994) pp. 209-218.

LA PRESENZA DI MARIA
NEL CAMMINO DI FORMAZIONE
DELL'IDENTITÀ CARISMATICA
Aspetto salesiano

Anita DELEIDI, fma

La Figlia di Maria Ausiliatrice riconosce Maria Santissima come l'ispiratrice dell'Istituto e trova in lei la Maestra e la Madre: «Don Bo­sco ci ha volute "monumento vivo" della sua riconoscenza all'Ausi­liatrice e ci chiede di essere il suo "grazie" prolungato nel tempo»[1].
Questo imprescindibile riferimento mariano, preziosa eredità dei Fon­datori, connota l'essere e l'agire di ogni FMA, educatrice nel nome di Maria. Nel cammino di formazione, specialmente nel periodo del no­viziato, finalizzato all'assunzione progressiva dell'identità, è molto im­portante aiutare le novizie a cogliere e ad assumere gradualmente questo tratto fondamentale dell'identità dell'Istituto.

venerdì 5 febbraio 2016

Catechesi mariane di Giovanni Paolo II

10. "SCOPO E METODO DELL’ESPOSIZIONE DELLA DOTTRINA MARIANA"

Mercoledì, 3 gennaio 1996

1. Seguendo la Costituzione dogmatica "Lumen Gentium" che, nel capitolo VIII, ha inteso
"illustrare attentamente sia la funzione della beata Vergine nel mistero del Verbo Incarnato e del
Corpo mistico, sia i doveri degli uomini redenti verso la Madre di Dio", vorrei offrire in queste mie
catechesi una sintesi essenziale della fede della Chiesa su Maria, pur riaffermando col Concilio di
non volere "proporre una dottrina esauriente", né "dirimere questioni dai teologi non ancora
pienamente illustrate" (LG, 54). È mio intento descrivere, innanzitutto, "la funzione della beata
Vergine nel mistero del Verbo Incarnato e del Corpo Mistico" (LG, 54), ricorrendo ai dati della

mercoledì 3 febbraio 2016

Maria icona della Chiesa pellegrina

    





Maria, Donna pellegrina che cammina guidata dallo Spirito Santo”.
Maria icona della Chiesa pellegrina



Sr. Maria Ko Ha Fong

Nel racconto dei vangeli una delle caratteristiche di Gesù nettamente percepibili è il suo essere «in cammino». Egli nasce per la via, da neonato deve viaggiare per rifugiarsi in un paese straniero, negli anni di predicazione si sposta con ritmo incalzante, passando da un villaggio all’altro, di città in città, dai luoghi deserti alle piazze, dalla casa alla sinagoga, dalla strada alla campagna, dalla riva del mare alla montagna: quando si avvicina «l’ora di passare da questo mondo al padre» (Gv 13,1) prende «la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme» (Lc 9,51). Infine  muore all’aperto, al culmine di una via crucis. Egli stesso è «la via» (Gv 14,6). Con un «seguimi» coinvolge molti a mettersi in cammino insieme a lui: anche dopo la sua morte, i suoi discepoli vengono riconosciuti come «quelli della via» (At 9,2). Pietro ha colto bene l’identità del maestro quando l’annuncia con questa frase sintetica: «Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti» (At 10,38). L’immagine che ha affascinato i primi convertiti al cristianesimo è quella di un Gesù che cammina guidato dallo Spirito Santo e facendo del bene dove passa.